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13
Mag

Nicola Iannaccone, crescere in Rete

Nicola Iannaccone sarà speaker nel pomeriggio di sabato 17 maggio al MammaCheBlog – Social Family Day nel MomTalk “I NOSTRI FIGLI E LA RETE. Come accompagnarli nella sfera digitale”.

Nicola Iannaccone è psicologo-psicoterapeuta esperto in programmi di educazione alla salute per le scuole di ogni ordine e grado e di promozione dei diritti dei bambini e delle bambine. Ideatore del programma “Stop al bullismo“, è consulente scientifico del progetto di educazione socio-affettiva “Siamo tutti Capitano”.
Ha pubblicato testi e articoli sul tema della prevenzione e del contrasto del bullismo e della partecipazione dei bambini e dei ragazzi alla vita della comunità.
Ecco qualche anticipazione sui temi di cui tratterà al MammaCheBlog…

Il cyberbullismo: come prevenirlo tra i nostri figli?

Prima che un ragazzo possa utilizzare autonomamente internet, i social network o possedere il proprio smartphone è necessaria una educazione all’uso delle tecnologie digitali dell’informazione e della comunicazione.

Sin da quando i figli sono piccoli, quando magari si fanno foto o mentre si usa il pc o il tablet per giocare o per una videocomunicazione, è importante utilizzare ogni occasione per spiegare come i vari strumenti abbiano dei vantaggi e degli svantaggi.

Bisogna sforzarsi di essere precisi sottolineando in che cosa prestare attenzione e come proteggersi. Non si tratta di fare lezioni ma di far entrare nella quotidianità l’argomento sapendo la rilevanza che occuperà per gran parte della vita dei nostri figli. Si tratta in fondo della stessa cura e attenzione che dedichiamo come genitori nello spiegare come ci si comporta in una autovettura o come funzionano i colori del semaforo.

Quali strumenti ha in mano un genitore che scopre che suo figlio è vittima di cyberbullismo?

Prima di tutto tranquillizzare il proprio figlio sul fatto che tutto si risolverà dato che non esiste anonimato sulla rete. I più grandi social network, Facebook in particolare, hanno sistemi di protezione sia per eliminare immediatamente il contenuto vessatorio sia per agire su chi ha pubblicato il contenuto. Se lo si ritiene necessario, con l’aiuto della polizia postale, si può risalire del cyberbullo e far smettere l’azione di bullismo.

I nostri ragazzi, quanto sono consapevoli dei comportamenti da “bulli”?

Oggigiorno a scuola, ma anche in vari contesti educativi e sui mass media, si parla del fenomeno del bullismo in maniera ampia e approfondita. Si è così sviluppata una sensibilità sull’argomento che ha creato molta consapevolezza nei ragazzi ma anche nei bambini sulla necessità di parlare di queste situazioni sia se sono vittime, ma soprattutto se spettatori.

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