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11
Nov

#coglioneNO, la creatività si paga!

C’è ancora qualcuno nel mondo dei creativi che non conosce i video #coglioneNO? Impossibilie!
I video sono stati visti da migliaia di persone e il messaggio è passato. Stefano De Marco, Niccolò Falsetti e Alessandro Grespan della società di videomaking ZERO sono ormai i paladini di freelance, professionisti e giovani lavoratori, stanchi di ricevere proposte di lavoro non retribuito in virtù di visibilità, status symbol e portfolio da riempire. Persone che quotidianamente combattono per far capire che anche i mestieri legati a creatività e comunicazione sono mestieri e che come tali vanno retribuiti.

Sabato 29 al MammacheBlog Creativo (ore 13.45) nel panel Quanto valgono il tuo tempo e la tua creatività? non poteva dunque mancare la loro testimonianza.

Per conoscerli meglio, ecco una breve intervista…

Chi c’è dietro al progetto #coglioneNO?
Dietro a #coglioneNo ci sono tre giovani ragazzi non pagati ed una serie di altri ragazzi non pagati dai giovani ragazzi non pagati. Insomma tutti lavoratori professionisti, e non, che non sono stati pagati da nessuno. L’idea nasce da Stefano De Marco, Niccolò Falsetti e Alessandro Grespan aka ZERO dopo l’ennesima richiesta di lavorare gratuitamente ad un progetto. Abbiamo voluto creare un paradosso utilizzando dei mestieri assolutamente riconosciuti come tali, trattandoli allo stesso modo di come vengono trattati i lavori creativi/artistici. Lo direste mai ad un Idraulico “per questo progetto non c’è budget” dopo che vi ha sistemato lo scarico del cesso dove aveva cagato la Iva? Dai, la Zanicchi, quella dove la metti caga, non avete visto il video su youtube?
Scherzi a parte, insieme a noi, sul set si sono aggiunti Benjamin Maier alla fotografia, Lorenzo Schirru al suono, Elisabetta La Mattina trucco e parrucco ed il favoloso Luca Di Giovanni, interprete di tutti i clienti con cui abbiamo spesso a che fare. Poi appunto, non abbiamo pagato nessuno, ma gli abbiamo dato a tutti grande visibilità!

Avete esternato la vostra contrarietà al lavoro non retribuito, ma allo stesso tempo avete avuto enorme visibilità: ve lo aspettavate?
Non ci aspettavamo sicuramente le chiamate dei geometri, architetti, giornalisti ed avvocati che ci ringraziavano per aver dato voce ad una società di non pagati. Siamo partiti il 13 gennaio 2014 condividendo il nostro video nella cerchia di creativi e freelance a cui sapevamo di parlare di cose attuali e vere, ma quando ci hanno scritto gli antennisti ringraziando Alessandro per il neorealismo, abbiamo capito che forse eravamo riusciti ad andare oltre, e che c’era anche poco da ridere.

Un incoraggiamento per creativi e freelance: ci dite le vostre personali motivazioni per tenere duro?
Le nostre personali motivazioni per tenere duro sono la voglia di indipendenza, la passione e l’amore per le immagini, in movimento e non, e la voglia di raccontare qualcosa di questo paese e soprattutto di noi stessi attraverso il video. Sicuramente poi ognuno di noi ha delle motivazioni più interessanti e private, ma Marino ha chiuso l’internet perché oggi piove, e non riesco a sentire gli altri due. Ovviamente alla base di tutto c’è l’affitto da pagare e i nostri genitori che ci dicono che dobbiamo lavorare. Queste sono due motivazioni belle forti!
Alessandro Grespan direbbe “Giovani creativi e freelance, seguite i vostri sogni, nessuno potrà fermarvi, non abbandonate mai le vostre passioni e cercate di trasformarle in lavoro e soldi”, però la verità è che anche noi cerchiamo sempre incoraggiamento da tutti, perché il nostro lavoro di “creativi e freelance” è difficile, duro e impegnativo quando quello di un idraulico.

1 Response

  1. Pingback : Mammacheblog creativo……. ci sarò!!!!!

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