Francesca Fedeli, FightTheStroke al MammaCheBlog
Francesca Fedeli sarà speaker nella mattina di sabato 17 maggio al MammaCheBlog – Social Family Day nel MomTalk ALLA CONQUISTA DEL WEB. Usare la Rete e fare Rete per realizzare e realizzarsi.
Francesca è social actvist & brain enthusiast, co‐founder di #FIGHTTHESTROKE.org
Fondatrice del movimento FightTheStroke, insieme al marito Roberto, supporta dal 2011 la causa dei giovani sopravvissuti all’ictus, come il loro piccolo Mario. La diagnosi precoce dell’ictus perinatale e nuove tecniche riabilitative basate sul concetto dei neuroni specchio e sull’applicazione della tecnologia alla medicina, rappresentano solo alcune delle battaglie portate avanti dall’Associazione, che continua a far conoscere la propria storia attraverso eventi di risonanza mondiale come il TED Global (Edimburgo, Giugno 2013), Ciudad de las Ideas (Puebla, Novembre 2013) e Doctors2.0 (Parigi, Giugno 2014). Nell’Ottobre 2013, Francesca Fedeli è entrata a far parte del Board of Directors dell’International Alliance for Pediatric Stroke ed è stata selezionata come finalista a numerosi premi locali e internazionali.
Cosa ti porta al MammaCheBlog?
Ho già partecipato altre volte agli eventi MammaCheBlog e questa volta l’invito di Iolanda a raccontare la mia storia di Fightthestroke è particolarmente gradito. Mi fa piacere poter parlare ad altri genitori della nostra storia, la storia di un trauma in famiglia che può però essere letto sotto una diversa prospettiva. Pensiamo che questo nostro messaggio possa davvero essere universale, in un’epoca di condizioni economiche di crisi: ‘Considera quello che hai come un dono e quello che ti manca come un’opportunità.’
Che ruolo ha avuto la Rete nel vostro percorso di genitori?
Tutta la nostra storia non sarebbe stata possibile senza l’impatto dei nuovi media: dalla ricerca delle prime informazioni sulla malattia fino alla costruzione di una rete di contatti mondiale, tutto è stato reso possibile e virale dall’effetto passaparola della rete. Crediamo fermamente che l’utilizzo corretto della tecnologia rappresenti un fattore chiave per abilitare chi è nato con uno svantaggio fisico e lo raccontiamo anche nel nostro pitch da 1minuto. Votandoci a questo link, supporterete anche voi la ricerca sull’ictus pediatrico.
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